Yoga e Massaggio Ayurvedico

Gli esseri umani nascono dal cibo; una volta nati, mediante il cibo crescono.
Tutto mangia ed è mangiato, dunque ogni cosa è cibo
(matri upanishad).

Questo verso tratto dall’antico testo spirituale vedico, ci ricorda la legge fondamentale che governa la vita: esistere è fondamentalmente l’atto di divorare, trasportare, assimilare, per essere a nostra volta sottoposti al medesimo processo di consunzione.

Ovunque è individuabile un fuoco che consuma (Agni) ed un’offerta che viene consumata (Soma). Il cibo è materia ora solida, ora sottile e va a nutrire i 5 corpi dell’essere:

1. Annamaya Kosha, il corpo di cibo
2. Pranamaya Kosha, il corpo di energia,
3. Namomaya Kosha, il corpo mentale,
4. Vijanamya Kosha, il corpo intellettivo,
5. Anandamaya Kosha, il corpo di beatitudine.

La salute dell’essere umano accade quando tutti e 5 i corpi digeriscono bene il “mondo cibo", fatto di alimenti solidi, di emozioni, di impulsi intellettivi, di essenza spirituale.

Per l’individuo che segue un cammino spirituale e che è costantemente cosciente della relazione tra se stesso e l’universo che lo circonda e lo compenetra, ogni gesto quotidiano diverrà rituale: denso di consapevolezza fra micro e macrocosmo.

L’atto di cibarsi non sarà più impulsivo o sottoposto a sollecitazioni esterne, diverrà un gesto “Dharmico”, ossia un gesto che rispetta la legge universale.

Sceglierà gli alimenti secondo la sua costituzione psicosomatica rispettando l’ambiente e gli esseri viventi che lo popolano.

L’energia dell’alimento sarà posta in primo piano; i nutrimenti che derivano dalla fonte solare saranno quelli preferiti: cereali, semi oleosi, frutta, verdura, ortaggi.
Cibi detti “satvici”, contenenti “una verità”.

Userà in modo moderato quei cibi che stimolano il calore interno, come le carni e le spezie (cibi Rajas) ed eviterà quelli in cui l’energia è malsana e letargica (Tamas), come le carni rosse, gli insaccati, i cibi conservati o surgelati o sottoposti a raffinazione come lo zucchero bianco.